20160119

Progetto MEDITERRANEA. – A Sailing Cultural Scientific Expedition.



Progetto MEDITERRANEA - A Sailing Cultural Scientific Expedition

Il Progetto MEDITERRANEA è viaggio, conoscenza di sé e dell'altro; ricerca del sapere e del sapore: quando il sapore è costituito dall'intelletto e dal sentimento del nostro fratello – e non si rifiuta di conoscerne i sapori culinari.
Ne parlo spesso, dunque, questa volta non entro nel dettaglio.
Questa volta è la volta dello skipper Simone PEROTTI. Il quale, otto anni fa, slacciandosi la cravatta si lascia alle spalle il luogo di lavoro e fa il suo primo passo verso il diritto di sé.

C'è forse una opinione traslata di tale diritto: si pensa che si debba conservare quanto più profitto possibile (che sia in banca o nel materasso, cosa conta?); quanto più potere (celato in casa o malcelato tra la folla ben pochi sanno farne i conti); quanto più prestigio (qui i fuochi fatui sono l'apoteosi dei fuochi d'artificio).

Perché? Perché non si crede che la libertà delle proprie azioni che esistono col corretto substrato di pensieri possa partire dal non credere sé stessi una rotella, una molla, una gemma per sé stessi quanto per coloro che abbiamo scelto di far vivere al nostro fianco.
Chi si opprime con l'ingranaggio del giusto agli occhi degli altri con cui è in competizione perde la "rotella" e non molla le sabbie mobili.
Non sboccia.

Ho soprascritto dei difetti del diritto di sé legati al profitto, al potere e...

Non potete vederlo, ma mi sono interrotto mentre ero giunto alla seconda P e mi sono domandato se davvero non vi fosse anche per gli altri la mia medesima terza P. Ho cercato nel Web ed eccola lì: il prestigio.
Ho trovato che le Tre P sono le peculiarità di chi arriva a grandi livelli nella vita, soprattutto lavorativa. Per l'appunto, ciò di cui metto sempre in guardia i miei istinti. Le tre P sono traslate perché votate all'edonismo non al proprio benessere; sono addirittura definite etica d'impresa.
Mentre scrivo, mi rendo conto che ho voluto parlare del Progetto MEDITERRANEA e del suo skipper, Simone PEROTTI il giorno del suo "cambiamento" e che non potrò fare a meno di parlare di me. Anche se dimentico, da diciannove giorni, della mia data di nascita. Lascio il titolo: il progetto è il suo emblema, a tutt'oggi, poiché la sua barca naviga tra la mente e le lettere.
Ma riprendiamo, quasi per l'appunto, dalle Tre P...

Costoro, entità spesso vive e parassitarie, si sono riguadagnate il proprio lignaggio nel petto di Simone.

Il Profitto gli ha donato l'intelletto di fare quante più cose sapesse fare; e avviarsi per cose mai fatte.
Il Potere gli ha donato la determinazione a non togliere lo sguardo dagli orizzonti possibili; quelli impossibili credo li abbia regalati a manciate ai suoi conoscenti incravattati.
Il Prestigio  l'evasione dal cilindro, per intenderci, nonché il guardarsi negli occhi  gli ha donato l'identità di essere le vite e il lavoro che vuole essere.
E quante identità sono ancora possibili a otto anni!

Otto anni pieni.

Pieni di lavori umili e gratificanti e voluti. I soldi minute chiavi per carillon fatti di zenzero e nuvole. I pensieri si son fatti lettere, e nero su bianco Simone ha parlato con chi voleva ascoltare e soprattutto con chi voleva pronunciare due parole per ribaltare le Tre P:
«ADESSO BASTA»

Simone PEROTTI è lavoratore dopo aver lasciato il lavoro.

Non pochi di noi conoscono la massima di vita: si fa gavetta e poi carriera: anni e anni a lavare i piatti e a servire ai tavoli a passare chiavi inglesi e a smontare motori a osservare chi impianta caldaie e poi... solo poi, diventare imprenditore nella ristorazione, essere il proprietario dell'officina, magari progettare impianti energetici.
«Dalle fotocopie alla direzione aziendale, dalle biblioteche alla cattedra, questi sono i passaggi obbligatori.»
Ripetetevelo pure. Ma io credo non sia sempre così, non può essere così per tutti. Non lo è stato (in certa misura) per Simone PEROTTI.
Ha lustrato barche e le ha condotte per terzi, ha sfornato pane per sé e ha impiattato per molte panze, ha dilettato la propria con quanto è riuscito a far produrre all'orto, ha raccolto legna per scaldarsi e ammobiliar casa; non ha detto di no alle occasioni che tali risultavano per lui e così è libero in una società che s'è ingabbiata nell'economia avulsa dal credito meritocratico.
Cos'è: io eseguo un servizio a te, che non puoi, non vuoi, non sai e tu ne esegui un'altro a me – «evitando», come si suol dire, «come la peste» il controbilanciamento cieco e sordo.
Soprattutto, Simone, ha scritto. E ha pubblicato.
Lettura e laurea. Libri e colleghi di ufficio. Scrittura e carriera in un luogo che non ha costruito con le sue volontà. Tutto ciò ha affrontato Simone PEROTTI dal 2008 per non aver più di fronte la comunicazione d'impresa, la sua carriera lasciata, per avere voluto comunicare con il proprio Io, con la propria terra e il focolare, con ogni essere vivente che ha voluto liberamente conoscere.

ZENZERO E NUVOLE è l'antologia con la quale ho conosciuto questo uomo. Ho già parlato di questo libro, e mi limito a rammentare che l'ho comprato in un piccola e labirintica libreria dell'usato a Roma, nel 2010. L'ho amato – preciso, lo amo ogni volta che lo leggo e maggiormente ogni volta che lo presto o lo regalo.

Forse perché ho avuto conferma che una storia scritta tra la vita e un fornello funziona e che LIRICA FOLLIERO, il personaggio del mio romanzo (il suo primo) SATOR VIE A SOL INVICTUS, vive(va) in una struttura degli interludi avvincente: cucina + focolare + avventura è la via narrativa, tutta mia, invalsa!

Nel 2012, per RAI 5, Simone PEROTTI scrive (con Nicola ALVAU) UN'ALTRA VITA. Conduce il programma incontrando chi ha una vita con un sistema proprio, spesso, senza sistema.

UOMO TEMPORANEO è il romanzo del 2015 per il quale ho conosciuto di persona lo scrittore. S'è bevuto insieme e ha avuto, dove ha potuto, una parola per tutti i commensali. Disponibile alla convivialità, ha mostrato quanto si goda ogni temporaneità e ogni cambiamento.


Simone PEROTTI ha scritto undici libri, tra romanzi e saggi, collabora con giornali, gestisce il suoi spazi web.

Vela e mangia e zappa e scrive.
È il progetto Mediterranea...
∞         ∞         ∞

Avrei voluto fissare il mio sguardo sulla scia di MEDITERRANEA, e non seguirla meramente, "numericamente": non posso che immaginarla “spuma di bellezza. E non posso che ascoltare il vento digitale che ci offrono i suoi spazi... web.

Ho cominciato il mio cambiamento autentico quando, a cavallo del 2006/2007 ho aperto i miei mari, i miei fiumi, i miei laghi, le mie nuvole con i blog che scrivo. Perché mi sono "creato" dei corsi d'acqua digitali? Perché mentre tutti brindavano e si auguravano; erano alzati ma senza il coraggio di lasciare la tavola imbandita, senza scegliere il divertimento non adeguato alla festa. Senza alzarsi non si può che restare dove si è!
(Che assioma, da poema!)
Io ho fatto tintinnare i calici per rispettare le prospettive dei miei cari e mi sono allontanato e ho pubblicato on-line e...
Da quell'ora, io sono.
L'uomo che volevo essere è nato quella notte/mattina.
Adeguato o incongruo, io ci sono. Intendo, ancora oggi. Qui, a scrivere per voi
(con voi)
e sullo scrittore Perotti.
Esserci è il prestigio che da il potere di essere il profitto che si brama!
«Che differenza fa se non fai la differenza?»

Chi mi segue mi ama... ehm... ricorda che una mia storia è stata presentata nel blog col titolo RICCIOLI DI JAZZ, la cui peculiarità erano le scie delle imbarcazioni...
Ricorda il progetto della serie fumettistica F:E.A.T!
Ricorda – Ricordi? – la sua "trasposizione" nel reale nel progetto sociale, dunque, culturale, diffuso de' LA DILIGENZA DEL SAPERE. Esatto – per chi non rammentasse, il presente blog è un presente
(l'ho scritto più volte)
per ognuno di coloro che amano la vita come La Forma D'Arte. Una modesta imbarcazione capace di muoversi per vie narrabili...

Ma si sta scrivendo di Progetto MEDITERRANEA, e per questo vi invito a tenere sempre uno sguardo sulle "scie della Rete" che i suoi partecipanti lasciano a nostro favore per potere rimboccarsi le maniche e  come ama dire lui  farsi “uomo temporaneo”.


Osservate bene chi vi naviga affianco sull'Astronave Azzurra: non è un coinquilino: è compagno, è fratello, si, ma è, prima di tutto, l'elemento che fa della Vita la Vita: è un Marinaio, come ognuno di noi.
Che si proceda a vele spiegate per sentieri di betulle o a briglia sciolta per correnti solari è solo Uniti e Unici che si è capaci di "governare" Astronave Azzurra.

Lettore, sii Viaggio! Sii Marinaio! Sii Vela e Vento e Vippita*!
Questo è il Mediterraneo, sii Libero di Vivere!

E a te, Simone PEROTTI, buon compleanno!

Brindo con te.
Brinda con  me ai miei nove anni.


* Anche di questo ho scritto, Lettore. Ma mi segui o no?_?

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